Il lavoro di Maria Magdalena Campos-Pons è definito principalmente dall’indagine sulla sua identità e, in modo particolare, sulla sua eredità africo-cubana.
Il tema della memoria gioca un ruolo vitale nelle sue istallazioni, fotografie o disegni, riflettendo il sentimento di spaesamento che l’artista esperisce come espatriata cubana.
Campos-Pons mette costantemente alla prova i confini della pratica artistica, non permettendo mai a se stessa di essere definita da alcun medium particolare. L’esperienza dell’esilio motiva la produzione dell’artista attraverso le tematiche dell’appartenenza, dell’assimilazione e della trans-culturazione.
Un altro tema ricorrente all’interno della ricerca dell’artista è quello femminista, in particolar modo per quanto riguarda il concetto dei ruoli di genere. Campos-Pons nel processo di definizione della propria identità si allontana culturalmente da tutte quelle dinamiche fondate su separazione e divisione che comportino un’idea di identità basata sulla limitazione. L’artista cerca piuttosto di scoprirne i vari aspetti, dipanando così attraverso la sua opera le domande sulla sua stessa esistenza e lasciando sempre aperta una finestra sull’imponderabilità del possibile.