Monza, 06 dicembre 2012 - LUCA TOMMASI è lieto di presentare l’esposizione dal titolo Route 66 mirata a confrontare il lavoro di IAN DAVENPORT e ALBERTO DI FABIO. All’interno della sede espositiva di Monza sarà possibile analizzare, fino al 31 gennaio, un selezionato gruppo di 10 opere realizzate da due fra i più importanti artisti del panorama internazionale, membri a pieno titolo di quella generazione di operatori estetici nati attorno al 1965 e comunemente raccolti sotto l’etichetta di “Neo-concettuali”.
La mostra e il relativo catalogo, con un testo critico di Marco Marelli, nascono dall’idea di Luca Tommasi di mettere a confronto il lavoro di Ian Davenport e Alberto Di Fabio al fine di evidenziare i temi comuni che, sotto la spinta di omologhe influenze di natura alto culturale e tecnologico-materiale, si trovano ad affrontare i due artisti.
Aspetto scientifico nelle opere d’arte, utilizzo di un coefficiente di spettacolarizzazione e propensione verso la ricerca astratta toccano in maniera comune il percorso creativo di Davenport e Di Fabio inserendo le rispettive produzioni al centro delle problematiche artistiche che occupano il panorama internazionale della ricerca estetica negli anni novanta.
All’interno della galleria saranno presenti due dipinti su alluminio, provenienti dall’ultima serie di opere realizzate da Davenport, e un nucleo di lavori su carta che nascono delle ricerche intraprese dall’artista inglese attorno alle problematiche della rappresentazione cromatica del suono. Al fianco di queste opere troverà posto una serie di lavori su tela e su carta che propongono al pubblico le tematiche principali trattate da Alberto Di Fabio dalla fine degli anni ottanta a oggi.